Ecco dieci frasi da cancellare dal proprio vocabolario professionale per non rischiare di compromettere il proprio rapporto di lavoro con il capo.
1. “Non posso”
Solitamente è meglio farsi vedere aperti e disponibili, quindi , a posto di un secco “non posso” che implica un sentimento di chiusura , piuttosto è preferibile smussare con un più accomodante “vedo cosa posso fare”.
2. “Non è la mia area di competenza”
Questo tipo di risposta potrebbe essere un primo sintomo di chiusura verso l’apertura al cambiamento e all’apprendimento di nuove nozioni interessanti per il proprio lavoro. Ammesso che non vengano fatte dal proprio capo delle richieste particolarmente distanti dal proprio ruolo, prima di mostrare un rifiuto è bene porsi la domanda: potrebbe essermi utile nel futuro acquisire una competenza in più?
3. “Non lo so”
Non cercare una soluzione a volte è peggio che non averla. Anche se una cosa non la si può conoscere, è meglio rispondere “non lo so….ma mi posso informare!”.
4. “NO!”
È la risposta di chi sta per lanciare il “guanto di sfida”. Meglio dunque essere disposti al dialogo e implementare il proprio secco “no!” sostenendo le proprie motivazioni. Nel farlo, naturalmente, è sempre consigliato usare calma e sangue freddo.
5. “Se proprio devo, ci provo…”
Questa espressione può mettere in luce un sentimento di insicurezza, oltre che comunicare poca affidabilità. Meglio dunque optare con un convincente “farò del mio meglio per riuscirci!”.
6. “Non è quello che ho sentito dire…”
Troppo vicino al pettegolezzo, risulta essere una frase poco professionale. Se si sostiene una tesi, meglio essere convinti delle proprie fonti e trovare una maniera elegante per esprimere il proprio punto di vista, senza però compromettere nessuno.
7. “Cosa ci guadagno?”
È una frase spesso usata da chi non è disposto a mettersi in gioco senza tornaconto immediato.
8. “Mi dispiace ma…”
Se si sbaglia, chiedere scusa è un ottimo gesto per recuperare il rapporto e guadagnarci di professionalità. Tuttavia, giustificarsi in maniera eccessiva ne può annullare il valore. Spesso, utilizzare un solo “mi dispiace” senza troppi ricami è meglio, e risulta più efficace che un eccessivo giro di parole.
9. “Ho fatto il possibile”
Meglio evitare questa frase se non si è davvero convinti di aver fatto del proprio meglio.
10. “Me ne vado”
Anche se le cose possono mettersi male, minacciare costantemente di andarsene non è mai un atteggiamento professionale. Meglio affrontare le situazioni critiche da un altro punto di vista, prendersi del tempo per riflettere e, nel caso le cose si facessero particolarmente difficili, mantenere la calma e assicurarsi di lasciare (eventualmente) il proprio posto di lavoro sempre con eleganza e a testa alta!