Scrivo “di getto” questo articolo perché ho da poco rivisto, nuovamente, il mio CV.
Eh già. Il CV cambia e si rinnova spesso, e c’è bisogno assoluto di farlo, un po’ come andarsi a far tagliare ogni tanto i capelli dal parrucchiere.
Attenzione però. Non parlo solamente di apporre qualche modifica al modello che si ha già. Dico che a volte, spesso dopo un medio/lungo periodo, è bene gettare quello vecchio per creare qualcosa di nuovo.
Certo, questo comporta qualche ora spesa davanti al pc, ma sapete quanti benefici porta? Tralasciamo per un attimo tutti i discorsi conosciuti sul “fare centro sul recruiter” ecc..
Rivedere da zero il proprio CV in dieci punti significa:
1. Ripensarsi e trovare nuovi modi per interpretarsi e dunque, vedere le cose da un punto di vista differente
2. Fare il punto della situazione (anzitutto con se stessi!!)
3. Liberarsi: scrivere infondo è anche uno sfogo
4. Fare degli accorgimenti che prima ci erano sfuggiti
5. Trovare nuovi modi e nuove parole per presentarci al meglio
6. Trovare un format più accattivante distante dal solito modello “visto e rivisto”
7. Vedere un nuovo prodotto di sé e pensarsi soddisfatti per ciò che si è fatto finora
8. Trovare un modo per avere nuovi spunti, magari chissà, forse forse mi iscrivo a quel corso……?
9. Un rimedio contro il “mal di pancia”: un nuovo CV (fatto bene!) dovrebbe darci la spinta giusta in più e motivarci
10. Togliere quelle “zavorre” che fino a quel momento appesantivano il CV (e infondo anche noi stessi)
Un lavoro troppo difficile da fare da soli?
Intanto, come consiglio, è bene lo stesso provarci e chiedere poi parere ad una persona fidata.
Volete essere sicuri che il vostro CV sia efficace, ma volete allo stesso tempo fare un “piccolo viaggio” dentro alla vostra esperienza professionale, con l’obiettivo di avere in mano un qualcosa che vi faccia sentire davvero soddisfatti, perché finalmente vi rappresenta come avreste sempre voluto?
In tal caso, è bene rivolgersi ad un consulente professionista che vi possa aiutare in questo percorso, che vi possa capire e che vi possa restituire quel qualcosa che per voi vale, e non il solito CV di cui voi vi accontentate perché “ma si dai andrà bene, tanto cos’altro devo scriverci?”
Il CV parla di noi, è il nostro biglietto da visita, quando inizierete a non sottovalutarlo più, inizierete a capirne da subito i benefici, ancor prima personali che legati alla chiamata di un recruiter.
Una cosa fatta male non può, del resto, soddisfare gli altri…dal momento che per prima non soddisfa noi stessi! Un buon prodotto, al contrario, ci fa sentire più sicuri e soddisfatti e quindi, anche più vicini alla conquista del prossimo posto di lavoro! 🙂
Lo Storytelling per raccontarsi nel mondo del lavoro
Dalla scorsa settimana ho deciso di fare una piccola rivoluzione sul mio profilo Instagram (IG), fedele al fatto che già da qualche mese avevo anticipato